L'Evangelo come mi è stato rivelato

 
Autobiografia
L'Evangelo come mi è stato rivelato
I quaderni del 1943
I quaderni del 1944
I quaderni dal 1945 al 1950
Libro di Azaria
Lezione sull'epistola di Paolo ai Romani
I quadernetti
 

Poco meno di due terzi della produzione letteraria di Maria Valtorta, che consta di circa 15 mila pagine di quaderno (cioè 122 quaderni), è costituita dalla monumentale opera, narrativa e dottrinale, sulla vita del Signore, che inizia dalla nascita di Maria Ss., si sviluppa attraverso la vita nascosta di Gesù, i suoi tre anni di vita pubblica, la sua passione morte e resurrezione, e termina con l'assunzione della Vergine al Cielo.
Intitolata in precedenza "Il poema dell'Uomo-Dio" e pubblicata fin dagli anni 1956-59 in quattro grossi volumi, l'opera ora è presentata con il titolo "L'Evangelo come mi è stato rivelato" e suddivisa in dieci volumi.
La prima edizione era corredata da note del padre Corrado M. Berti o.s.m. e con tavole che l'artista romano Lorenzo Ferri eseguì sotto la direzione della stessa Valtorta.
Maria Valtorta ha sempre esplicitamente attribuito i suoi scritti di natura religiosa a rivelazioni divine, cioè a "visioni" e a "dettati" che le venivano concessi dall'Alto, in qualsiasi momento del giorno e della notte, ed anche per necessità spirtuali contingenti. Ella non si stancò mai di dichiararsi il "mezzo", lo "strumento", la "penna" nelle mani i Dio.
In effetti, come dichiarano i testimoni, e soprattutto Marta Diciotti, Maria si metteva a scrivere in qualsiasi momento, stando a letto con il quaderno sulle ginocchia, anche tra atroci sofferenze, ma con molta naturalezza e senza segni particolari, potendo perfino essere interrotta per delle banalità e riprendendo poi il lavoro con disinvoltura.
"Posso asserire - leggiamo in una dichiarazione della Valtorta - che non ho avuto fonti umane per poter sapere ciò che scrivo, e ciò che, anche scrivendo, non comprendo molte volte".
Quantunque non siano stati esenti da contrasti e da lotte, gli scritti di Maria Valtorta hanno ricevuto alti riconoscimenti, anche con attestazioni scritte, da parte di autorevoli e dotte personalità eclesiastiche e laiche. In particolare, sono state riconosciute la loro originalità e la loro singolarità, pur nella perfetta aderenza alla ortodossia cattolica; ed è stata rilevata la inadeguatezza di una spiegazione umana, perchè, pur valutando l'intelligenza, la memoria, la cultura, la tenacia e tutte le doti psichiche e spirituali della scrittrice, non si ritiene possibile trovare adunate in lei tante esatte cognizioni e tanta profonda dottrina.
I pareri contrari restano sporadici e isolati e in genere sono espressi da persone che solo superficialmente si sono accostate agli scritti di Maria Valtorta.